Nel marzo 2020, nel pieno del primo lockdown per l’emergenza sanitaria parte Emergency Design Challenge, una sfida rivolta alla community VAHA per dare risposta ai numerosi disagi dell’isolamento dovuto alla pandemia attraverso soluzioni di artigianato digitale.
Emergency Design Challange è la prima esperienza di VAHA come Bottega Virtuale. Come nelle antiche botteghe artigiane del ‘500 le opere prodotte sono il frutto di una collaborazione costante tra più esperti, così nella Bottega Virtuale di VAHA i progetti nascono dal dialogo tra più competenze, dallo scambio di opinioni e riflessioni. Il luogo di interazione nella fase di emergenza è stato quello delle videocall collettive, i partecipanti erano progettisti, artigiani digitali, tecnologi, grafici e psicologi, la multidisciplinarità dei componenti del gruppo ha contribuito a dare spessore e carattere ai progetti.

La progettazione nasce dall’ascolto delle esigenze che ci hanno investiti durante il particolare momento storico della pandemia, l’ascolto è avvenuto attraverso dialoghi e questionari mirati preparati e interpretati da esperti psicologi che hanno affiancato i progettisti.
Le esigenze hanno riguardato diversi aspetti del quotidiano e diverse categorie, divise per fasce di età o per occupazione.
Abbiamo lavorato sul miglioramento della vivibilità degli spazi della casa, con particolare riferimento a quelli esterni, con la creazione di arredi appositi. Abbiamo immaginato come portare i beni essenziali alle persone limitando il contatto.
Ci siamo preoccupati dei pazienti in rianimazione, dei lavoratori che non hanno mai interrotto le loro attività nonostante il pericolo. Abbiamo pensato come creare accorgimenti utili per lo smart working, ci siamo inventati dei giochi o degli intrattenimenti per chi è stato costretto a trascorrere tutto il tempo in casa, anche l’esercizio fisico mancato è stato oggetto di una reinterpretazione.
I bambini hanno avuto molto spazio nei nostri progetti, abbiamo ideato alcune soluzioni utili a raccontare loro l’accaduto e a insegnare in modo giocoso le nuove regole imposte così d’improvviso.
Tutte le soluzioni sono pensate e sviluppate in fabbricazione digitale, una tecnologia con cui lavoriamo da anni e che si è rivelata particolarmente risolutiva in un frangente di emergenza quale quello vissuto.

Qui di seguito approfondiamo alcuni dei progetti realizzati.
SOSPESO di Elena Palumbo

[s.o.s.peso] è un tavolino da agganciare al parapetto del balcone, da quelli storici napoletani ai più ampi. E’ pensato per offrire un momento di pausa all’aperto, in un periodo di emergenza ed isolamento durante il quale il balcone è diventato l’estensione della casa, dell’interno domestico. Realizzato interamente in compensato, è costituito da pochi elementi facilmente assemblabili: una struttura a waffle con incastri, su cui poggia un piano flessibile di doghe in legno. [s.o.s.peso] non assolve ad un’unica funzione: oltre che tavolino e piano d’appoggio, è anche fioriera e, nella stagione estiva, sostituendo al ripiano una fitta rete presagomata, può essere utilizzato per essiccare fichi o verdure come da tradizione meridionale e mediterranea. Il suo nome deriva dal contesto sociale e geografico napoletano in cui nasce VAHA ed Emergency Design Challenge: – [s.o.s.peso] perché contiene la sigla universale s.o.s. in riferimento al periodo di emergenza; – [s.o.s.peso] perché di fatto è sospeso al balcone; – [s.o.s.peso] come le tante iniziative di solidarietà. Ricorda il legame con Napoli, con il caffè sospeso e il famoso ‘panaro’, sospeso anch’esso, nato proprio durante il Covid-19; – [s.o.s.peso] come le vite di tutti durante la pandemia.
Toccata&Fuga di Mariangela Intaglietta

Toccata&Fuga è una soluzione elegante e pratica che consente ai viaggiatori di tenersi ben saldi alle barre di treni, metro e autobus evitando il contatto diretto con superfici che potrebbero essere veicolo di contagio. E’ realizzato in pelle riciclata o in eco-pelle con macchinari a taglio laser.
BUDDY di Giulia Gargiulo

Buddy è una sagoma di cartone a forma di ometto che aiuta i bambini ad adottare come un gioco le buone abitudini di protezione in tempi di pandemia. Collocata all’ingresso Buddy accoglie mascherine, cappelli, scarpe ed altri indumenti utilizzati fuori casa dai bambini, che è bene non indossare in casa, per evitare contaminazioni.
div.OC[A] di Federica Carandente, Arianna D’Isanto, Mariangela Intaglietta, Michela Intorcia

I bambini hanno un gran bisogno di comprendere il difficile momento che stiamo vivendo. Div.OC[A] è il gioco dell’oca che racconta e reinterpreta le regole di protezione e le abitudini di distanziamento con un approccio coinvolgente e rassicurante per il bambino.
FILIPPO di Rossella Siani

Una volta a Filippo viene affidata dal suo padrone Pancrazio una cesta piena di cibo con l’incarico di portarla fino a casa. Ma durante il tragitto il furbastro divora a una a una tutte le squisitezze del cesto: per paura della reazione di rabbia del padrone, Filippo decide di non tornare più a casa. Il padrone perde, così, “Filippo c’o panaro”. Questa storiella, risalente alle farse teatrali di metà ottocento, ha dato origine al famoso detto napoletano.
FILIPPO è il panaro della tradizione napoletana reinterpretato con carrucola e realizzato interamente al taglio laser. Un progetto per risolvere le distanze verticali.
TODOBOX di Carla Calvino e Federica Carandente

Una scatola da cui, quando la noia impera, estrarre “suggerimenti” su cosa fare.
BEMBRIX di Christian Rinaldi ed Enza Calandretta

Gioco basato su forme e colori per stimolare la creatività. Adatto anche a bambini con disturbo dello spettro autistico. Game based on shapes and colors to stimulate creativity. Also suitable for children with autism spectrum disorder.
IN COMPAGNIA DELLE FIABE di Laura Brufani

Per i bambini un gioco/fiaba.

PARLA CON LEI/LUI di Rossella Siani, Mariangela Intaglietta, Federica Carandente

UNA PICCOLA EVASIONE di Rossella Siani

L’omino segnalibro si cala da una corda e ci ricorda che un libro può essere una piacevole evasione, dedicato a tutte le persone che durante i periodi di chiusura della pandemia hanno trovato nella lettura un piacevole momento di sollievo e distrazione.